What if..?, Shinici x Max

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shaba kikka
CAT_IMG Posted on 18/7/2011, 13:22




Shinici Tatsuyo
-Sei pronto?-
Le particelle che costituivano l’atmosfera di ciò che poteva definirsi una completa utopia, fremettero all’onnipotenza di quel tono trascendente, che continuò a ripercuotersi in quel luogo sconfinato in un inesauribile eco di sottofondo. Nulla percepivano le sue mani , tali e quali come i sostegni degli arti inferiori, instabili in quella determinata collocazione ma nel medesimo tempo, paralizzati in quell’aria intrisa di mistero. Fu inutile guardarsi attorno in modo circospetto in quell’ambiente stravagante in ogni suo punto,in grado di disorientarlo ed abbagliarlo con tale candore. Nulla poteva scrutare il suo occhio al di là di tutto ciò.
Non aveva la minima idea di dove si trovasse.
-Sei certo di voler varcare questa soglia, Shinici Tatsuyo?-
In maniera quasi istintiva rivolse il capo verso l’alto, nonostante determinata voce potesse essere percettibile in ogni punto di quell’atmosfera remota. Non era certo di voler dare una risposta ,ma i quesiti che tartassavano la sua mente erano davvero innumerevoli; Principali fra tutti, le consuete “W questions”. Perlomeno avrebbe avuto qualche delucidazione.
Stava forse sognando?
-No.- Rispose prontamente la voce astratta a tale pensiero, rimanendo equa ed imparziale. – Stai solo morendo.-
-Cosa?!- Replicò scettico a sua volta, rimanendo stupito sia per la padronanza esercitata nella sua mente, quanto a quell’imprevedibile affermazione. La sua voce risultò altisonante in quell’esclamazione di puro sconcerto , sovrastando tutto ciò che di mistico ci fosse stato in quell’area. Non aveva nemmeno la minima idea di cosa fosse accaduto ,era impossibile. Un fottutissimo scherzo.
-Allora? Sei pronto sì , o no?-
L’ambiente attorno a se cominciò farsi persistente, quanto l’assiduo pensiero che ora angosciava la sua mente, facendo pressione in ogni fascia del suo corpo , sollecitandolo in una sorta di assoluta urgenza che lo spronava, opprimendolo finché non cominciò ad urlare in completo delirio.
-NO,DIAVOLO!- Percepì chiaramente il tono alterato della sua voce, gli occhi spalancati su un corridoio di luci al neon ,il dolore intenso all’interno della gola, che si diffondeva in ogni muscolo del suo corpo, strappandogli il respiro ed un gemito sommesso , che gli fece strizzare le palpebre degli occhi.
Un gruppo di persone risiedeva attorno a lui , mormorando qualcosa con enorme stasi emotiva , nonostante non riuscisse a comprendere se parlassero fra di loro o direttamente con la sua persona. Era logoro di chissà quale materiale, talmente estenuato da non essere in grado di respirare senza l’ausilio di uno di quei palloni per la ventilazione artificiale. Talmente esausto da perdere i sensi, smarrendosi nell’oblio.
 
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yes.my.lord
CAT_IMG Posted on 18/7/2011, 13:59




Max Meyer
La vita è un mistero per l'uomo. Va e viene come fosse la cosa più normale in assoluto e gli esseri viventi si struggono nel cercare la loro vera aspirazione, il loro destino mentre la guerra e la morte fa volare via le loro inutili ed effimere esistenze. Perchè sono nato se alla fine del mio percorso devo morire e scomparire in una dei milioni casse funebri per poi fondermi completamente con la terra? Perchè? Io dovrei lacerarmi l'anima soltanto per lasciare un impossibile ricordo dentro le persone che ne farebbero anche a meno? Ma se questo è il mio vero scopo meglio morire subito invece che faticare per delle ignobili esistenze.
-Max, girati qua. Su, guarda verso la camera.- il fotografo, il solito figo che cerca di farsi strada scattando foto che potreste trovare in una rivista con una minuscola firma dei creatore. Un'altra effimera esistenza.
Mentre cercò di andare avanti si sedette per la pausa e con lo sguardo passò fra la gente in cerca dello sguardo del giovane che pochi giorni prima aveva scombussolato il suo essere donandogli una folata di novità nella sua monotona vita ma, da quando si alzò un muro durante la tempesta non aveva più ricevuto la notizia di quel giovane soldato.
-Madre, io vado a fare un giro.- disse alzandosi e nascondendo il suo viso con occhiali e cappuccio.
-Ritorna presto che dei fare altre foto.- Max rispose con un cenno e sparì fondendosi fra la folla. Ripassò nel luogo del loro primo incontro osservando le sedie dove si erano seduti e sorridendo alla scena di sfogo.
Con passo lento attraversò altri isolati fermandosi a quella che era una scuola, lesse il nome:Accademia Militare'. Cadde proprio a fagiolo e, con occhi scrutatori cercò qualche figura amica incrociando un gruppo di ragazzi con abiti mimetici.
-Scusate.- disse cortese mentre quel gruppo rideva nel osservare i suoi abiti.
-Guardate un montato.- disse quello più robusto.
-Sto cercando un certo Shinici, lo conoscete?- disse nascondendo le mani dentro le tasche.
-Quel essere .. tsk .. non c'è qui, ora è all'ospedale e speriamo che non ritorni.- disse un altro ragazzo mentre dentro di lui si scatenavano mille emozioni contrastanti. Corse via dirigendosi goffo verso l'ospedale della città. Fra cadute e inciampi raggiunse l'edificio che si mostrava imponente davanti alla sua figura minuta.
Entrò dentro e fra gli ansimi chiese all'infermiera dove era stato portato Shinici e codesta chiamo un dottore che lo portò davanti alla porta n° 145.
-Fa attenzione.- disse per poi congedarsi e lasciandolo solo davanti a quella porta bianca.
Aprì e la figura distesa lo trafisse di tristezza. Chiuse piano la porta per poi sedersi sulla sedia accanto al letto. Il viso pieno di dolore fece scomparire il suo sorriso, con dolcezza spostò una ciocca blu ribelle per poi stampagli un bacio sulla fronte.
-Perdonami.- disse per poi scoppiare in un pianto senza fine.

Mamma quanto ho scritto? O.O
 
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shaba kikka
CAT_IMG Posted on 18/7/2011, 17:26




-Sei tornato,eh? –
La dannata voce fu rievocata all’interno della sua mente, tormentando i suoi pensieri già torbidi . ‘ Ancora’ Realizzò, come se fossero state molteplici le volte in cui era stato in grado di udirla, adesso divenuta pungente e sarcastica, ma al suo udito realmente seccante.-
-Si può sapere chi diavolo sei? – Domandò con poca eleganza,prettamente contrariato della situazione , sbiancando alla vista del vuoto sotto ai suoi piedi. Non si era reso conto di quanto quella voragine fosse profonda e pesta , o di come riuscisse il suo corpo ad indugiare sospeso su di essa.
-Le persone, solitamente , si rivolgono a me chiamandomi “Dio”. Puoi deliberatamente chiamarmi così, se lo desideri.-
-Stronzate.- Imprecò adirato , interrogandosi sul fatto di essere un beota quanto la voce a cui dava ascolto. Non riusciva a convincersi di ciò che aveva visto; La barella su cui risiedeva inerme, il dolore lancinante agli arti e l’indistinta macchia color cremisi sul suo petto che era riuscito a scorgere di sfuggita prima di perdere i sensi. O perlomeno si augurava di averli solamente persi.
- Attento a come parli, ragazzo.-
Shinici avrebbe replicato sardonico a tale confronto, se non fosse stato afflitto da un violento e straziante spasmo che lo percosse lungo la spina dorsale, ridestandolo all’istante in preda ai sudori freddi; I nervi tesi sotto la cute delle tempie palpitanti, il cuore fustigato da rapidi battiti seguiti da ricorrenti suoni acustici. Avrebbe presto perso la ragione , se non fosse stato per il sommesso suono di singhiozzi ed un mansueto tocco sulla sua fronte, talmente avvolgente da placare il suo animo, . Qualcuno era al suo fianco, ed era lì a piangere per lui. Mai aveva avuto un tale beneficio,una persona che si preoccupasse per lui, facendolo sentire importante.
-..Ma..Max.- La cadenza del suo tono era così roco e grave che non era certo di essere stato percepibile, ma non era capace di svolgere ulteriori sforzi. Si sentiva così vulnerabile da fare schifo addirittura a se stesso.
 
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yes.my.lord
CAT_IMG Posted on 18/7/2011, 18:25




Fra i singhiozzi riuscì a sentire una flebile suono, quasi inesistente che ripeteva il suo nome. Alzò il viso ormai rigato dal dolore e vide quei occhi dorati fissarlo così dolce da sentirsi riscaldato.
-Shinici, perdonami. È stata colpa mia. Mia mia.- disse fra i singhiozzi mentre avvicinava il suo viso scavato dal rimorso al suo ammirando quei occhi che lo avevano attirato come la luce del sole.
-Anche se ti conosco appena .. quando ho sentito che eri qui .. io mi sono sentito morire.- respirò quell'aria che bruciava come una fiamma nei suoi polmoni. Voleva dirgli tutto, tutto l'affetto che provava per quel giovane freddo che forse aveva resuscito quel Max assopito.
-Provo qualcosa e quella collana che .. ti ho regalato ne è la prova.- lo guardò dolcemente mentre piano stampò le labbra su quelle carnose e di un colore porpora forse per il freddo o altro. L'amore fece rivivere quel cuore indurito dagli anni mentre con una mano accarezzò la guancia ferita.
-Ti voglio bene.-
 
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shaba kikka
CAT_IMG Posted on 19/7/2011, 19:33




‘Collana..?’
Istintivamente si porto una mano sul petto, accorgendosi di avere una sonda applicata ad un dito mentre l’altro braccio, completamente privo di sensibilità a causa di una flebo,rendeva i suoi movimenti ulteriormente goffi, ma non ci fece alcun caso. La collana risiedeva sul suo petto, all’interno dell’estremità delle clavicole sporgenti, ed ancora intatta da quanto il suo tatto poteva saggiare. Nonostante fosse gelida, il contatto sulla pelle era estremamente rassicurante, mentre la ghermiva quasi potesse dargli sostegno.
Dopo qualche secondo esitante, prestò la sua attenzione a colui che ancora piangeva sulle bianche lenzuola del letto su cui permaneva, dando un chiaro segnale che la cosa si sarebbe protratta ancora per lungo tempo. Sollevò in modo graduale una mano sul di viso di Max, logoro per via delle venature che le lacrime ponderose creavano lungo le gote arrossate,ne colse una singola ,in modo cortese con l’ausilio dell’indice, portandoselo in seguito sulle labbra, assaporandone il caldo sapore salino.
-Sto bene. – Affermò sorridendo in modo beffardo ma mantenendo uno sguardo serio perso nel vuoto, cercando di capire se volesse convincere più il modello che se stesso. Ma da ciò che poteva vedere..non era esattamente così:Un catetere collegato tramite una vena del collo,il torace era completamente gremito di bende e come se ciò non mancasse, i numerosi elettrodi che in modo assiduo trasmettevano informazioni all’elettrocardiogramma con un “bip..bip” con un divario di qualche secondo. Forse stava molto peggio di quanto potesse credere.
 
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yes.my.lord
CAT_IMG Posted on 19/7/2011, 19:50




Sentì quella calda mano sfiorargli la guancia ed incredulo. Sperava tanto in qualcosa che lo faceva credere ad una possibile salvezza. Pensava sul serio che quella voce sia stata soltanto un'illusione.
-Shinici. Perdonami.- continuò quella straziante registrazione di commiserazione mentre allungò la mano per cercare quella di lui. Era fredda come sempre e con il cuore sperava di riuscirlo a riscaldare con il suo amore.
-Sono qui accanto a te. Questa volta non ti lascerò solo.- disse sorridendo e guardandolo più bello di prima. Dietro quella marea di tubi c'era il ragazzo che aveva rubato il suo cuore e un giorno sarebbe riuscito a smuovere quel muro glaciale.
 
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5 replies since 18/7/2011, 13:22   67 views
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